Lettera aperta a due popoli in guerra

Angelo Spurio, 3F redazione

bandiera ucrainaSono un ragazzo italiano e vivo in un piccolo paese della Puglia.
Da giorni sto seguendo in tv quello che sta accadendo ai vostri Paesi.
La parola “GUERRA” continuamente ripetuta insieme ad immagini agghiaccianti mi fa veramente paura.
Mi chiedo come sia possibile tutto questo. Come sia possibile che due popoli non riescano a mettersi d’accordo senza l’uso delle armi?
Si parla di “negoziati” e di “trattative”, ma forse parlano linguaggi diversi?
Come è possibile non commuoversi di fronte ad esseri umani che muoiono, che cercano in maniera disordinata una via di fuga per allontanarsi dall’orrore della guerra; di fronte a mamme che vogliono difendere i propri figli stringendoli al petto? E che dire di città ridotte completamente in macerie?
Se non fosse una realtà che tutto il mondo sta vivendo, penserei ad un gioco di guerra su un computer. Invece ci sono tanti profughi ucraini, e alcuni sono arrivati anche qui nel mio piccolo paese.
Ma penso anche che forse nessuno di voi – Russi e Ucraini – avrebbe voluto combattere una guerra, ma che siete obbligati a farlo, per difendere voi stessi, le vostre famiglie, il vostro Paese.
Ma non siamo tutti figli di Dio, e quindi tutti fratelli?
E allora perché nessuno riesce a mettere fine a questa strage di innocenti?
Non so da che parte stia la ragione, se è vero – come si dice – che il presidente Russo Putin vuole conquistare l’Ucraina per aumentare il suo potere… Ma penso che qualunque sia la ragione, non ha alcun valore di fronte a tante vite umane sacrificate per un fine terreno.
Spero vivamente che tutto questo finisca quanto prima e che la pace torni ad essere una realtà per tutti. 

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