Alessio Lamura 1E, redazione
Cari genitori di Kirill, non so il vostro nome, ma è a voi che voglio rivolgermi, soprattutto a te mamma, nei tuoi occhi si vede il terrore e la sofferenza, io e il mondo intero possiamo solo immaginare quello che voi Ucraini state vivendo in questo periodo.
Anche tu papà di Kirill, il tuo viso terrorizzato che corre all’ospedale alla ricerca di speranza, E nelle tue mani una copertina blu e rosso di sangue che avvolge Kirill.
Questa immagine per noi che stiamo comodamente nelle nostre case è un colpo al cuore.
E tu Kirill che avevi solo 18 mesi ed una vita da vivere, che colpa avevi per meritarti di morire sotto le bombe Russe?
Genitori di Kirill, quanto dolore state vivendo pur non avendo fatto nulla di male nella vostra vita travolta dal volere di Putin e di Zelenskyj che stravolgono la vita di innocenti.
Auguro di riuscire a difendere le vostre terre e le vostre case così che il sangue di Kirill non sia stato vano, lo so, è una magra consolazione per chi ha perso un figlio tra le braccia, ma l’immagine di quella copertina sporca di sangue rimarrà impressa nella mente di molti.
Non ho altre parole da dirvi per alleggerire il vostro dolore, ma sento solo di mandare un grande abbraccio da parte di tutta l’Italia.
Sono vicino al vostro dolore.
Ciao Alessio, sono la tua maestra. Hai scritto bellissime parole.
Spero che queste tue sagge parole facciano breccia nel cuore arido di Putin e che tutto si risolva quanto prima e torni la pace tra tutti i popoli.
Con i tuoi compagni fate in modo che i vostri pensieri, i vostri sentimenti abbiano sempre più risonanza e viaggino fino ad essere ascoltate da colui che deve fermare questo scempio!