La carta interattiva

Le versioni digitali si stanno presentando ovunque: abbiamo versioni digitali di libri, documenti e anche articoli di giornale che pian piano vediamo scomparire: li troviamo a portata di mano sul nostro computer o su vari siti.

carta digitale

“Uno dei video virali più provocatori caricati su Youtube negli ultimi due anni mostra una bambina di un anno che gioca con un i Pad, passando le dita sullo schermo e rimescolando le icone. Nelle scene successive la vediamo «pizzicare» e cercare di far scorrere anche le pagine di una rivista cartacea. Pensa che possano comportarsi come uno schermo. Il video sottolinea i suoi gesti inquadrandoli da vicino.” 

Queste sono le parole di un testo “Carta contro pixel” che evidenzia il problema della carta che pian piano, in questo periodo, sta essendo sostituita da noi dal digitale in gran parte delle occasioni. 

Le versioni digitali si stanno presentando ovunque: abbiamo versioni digitali di libri, documenti e anche articoli di giornale che pian piano vediamo scomparire: li troviamo a portata di mano sul nostro computer o su vari siti. Da una parte sembra essere una buona soluzione la sostituzione da carta a digitale, la carta, una risorsa per noi molto preziosa, non verrà sprecata, gli alberi ci gioveranno e così anche il nostro pianeta. Ma noi siamo pronti a rinunciare a qualcosa di così prezioso che è stato utilizzato dall’uomo per tutto questo tempo? 

Anche i libri sono presenti in file digitali o su e-reader, con i libri che hanno un costo inferiore a quello dei normali libri stampati. Ma questa sostituzioni non sembra una delle migliori, dato che la carta per noi può essere a volte insostituibile: la sensazione di sfogliare le pagine, annotarci un appunto, piegare le pagine. I libri sono oggetti preziosi, la carta testimonia l’esistenza di un qualcosa di scritto e non si potrà cancellare come un normale file sul computer. 

La soluzione al problema sembra semplice: disboscare meno foreste, piantare più alberi e far crescere più piante in città. Ma è davvero così semplice come crediamo?

Francesca Ficco 3Ds, redazione 

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