Marcia per la pace, la testimonianza di Rocco Lamparelli, ucraino originario di Ruvo

di Benedetta Amenduni, 3C

“Nessuna guerra ha messo fine alla guerra” questo è stato lo slogan, come molti altri, della nostra classe per la marcia della pace. Alunni di tutti gli istituti di Ruvo di Puglia, anziani e giovani hanno partecipato a questa marcia svolta a piazza Matteotti per poi marciare nelle strade dalla nostra città sabato 12 marzo scorso.

Ad intervenire è stato il sindaco dicendo che ha accolto la prima comunità ucraina ed è stato per lui un onore accoglierli nella nostra città, dandogli un senso di vicinanza. Anche se gli ucraini comprendono la solidarietà e la nostra vicinanza non vedono l’ora di ritornare a casa.

Alla fine della marcia ho avuto la possibilità di intervistare un ucraino, originario di Ruvo, Rocco Lamparelli. Ci dice che la cosa che gli ha fatto più dispiacere non è stato lasciare le sue cose o la sua casa ma lasciare i suoi amici, la cosa più bella che lui potesse avere. E questo lo ha detto resistendo ad un visibile momento di emozione.

rocco lamparelliCi ha detto che quando era iniziata la guerra lui era già in Italia e seguiva gli avvenimenti tramite sua moglie che era rimasta in Ucraina.

Infine conclude che la prima cosa che lui vorrebbe fare appena finisce è di “andare a salutare i suoi amici”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi