Egregio presidente Putin, anch’io da grande forse sarò un militare, ma…

di Daniel Adessi, 3E

Egregio presidente della Federazione Russa Vladmir Putin,

putin

chi le scrive queste poche righe è un ragazzo di soli tredici anni.
Mi chiamo Daniel Adessi e, a Dio piacente, fra qualche anno sarò forse un militare e scrivo a lei che lo è stato prima di me, quando dopo essere cresciuto per strada con le dure regole della sopravvivenza, è entrato nei servizi segreti e, così come altri si è occupato di raccogliere informazioni e spiare le persone per poi andare in Germania ed essere sempre migliore.

La sua carriera è stata ricca di azioni che hanno dimostrato la sua determinazione.
Nella mia breve vita non ho avuto modo di trovarmi travolto in una guerra. Di quest’ultima ho solo letto nei libri di storia e non ultimo ho letto della Grande Guerra che risultò essere mutilata, ma che causò migliaia di morti, distruggendo città e la storia di un paese.

Conosco bene che la sua freddezza sarà capace di fermare le atrocità che oramai da venti giorni il suo esercito sta compiendo in Ucraina. Per cui le chiedo di risolvere la questione senza spargere altro sangue, perché questa guerra è un’azione inutile che danneggia la libertà di un popolo che non vuole essere inglobato alla Russia.  Si fermi e non permetti che altri manifesti come questo possano circolare sul web definendola un killer.

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