di Morena De Astis, 3B
Cara mamma ucraina,
ti scrivo questa lettera per supportarti, considerato il momento storico che stiamo vivendo, in quella che definisco l’impresa più difficile da intraprendere: quella di mantenere unita la famiglia.
Tu che hai portato alla luce i tuoi figli, tu che speravi che conoscessero il mondo, il mondo della felicità, della spensieratezza, dell’innocenza, della pace ed invece presenti loro il mondo della guerra, del bombardamento, della fuga, coraggio!
Tu che stai lasciando la Terra e i tuoi beni frutto di una vita fatta di sacrifici, coraggio!
Tu che stai lasciando l’amore della tua vita e chissà se lo rivedrai, coraggio!
Tu che stai insegnando ai tuoi figli la differenza tra il bene e il male, lasciandoli andar via da soli pur di salvarli, coraggio!
Tu che gli hai trasmesso la forza di rialzarsi ogni volta che si tocca il fondo (come in questo caso) e gli hai insegnato a credere in loro stessi ed ad amare il prossimo, coraggio!
Stai vivendo un dolore che spacca il cuore; la perdita di un parente, di un amico… è un dolore che non si può spiegare e tu, con le tue scelte, con la fuga dalla tua Terra, con il desiderio di salvare in tuoi figli, il coraggio l’hai trasmesso a me, perché ho capito che tipo di donna voglio diventare…una donna come te, con un grande coraggio!
Con stima, Morena