8 marzo. Lettera ad una “donna soldato” ucraina

di Maria Elena Damiani, 1F

Cara Iryna o Nadiya o Yulia,
non so bene quale sia il tuo nome, ma ho provato a dartene uno guardando questa foto.

donne soldato ucraine
foto tratta dal web

Siamo all’undicesimo giorno di guerra! Dico “siamo” e non “siete” perché questa guerra coinvolge in qualche modo un po’ tutto il mondo. Come disse Pablo Neruda: “Le guerre sono fatte da persone che si uccidono senza conoscersi…per gli interessi di persone che si conoscono ma che non si uccidono.”

Tu che per il tuo essere donna potevi scappare dall’Ucraina, hai preso una decisione da uomo, hai deciso di rimanere e combattere per la patria, di proteggere e salvare i civili indifesi, gli anziani, i bambini, i malati che non sono ancora scappati, o che per qualche motivo non possono andarsene o che sono costretti a rimanere. Io non so bene le sensazioni che stai provando, sicuramente hai paura per quello che potrebbe succederti, ma allo stesso tempo il tuo coraggio ti porta a marciare fiera di te e a nome di quanti vogliono cacciare chi con la violenza vuole sottomettere il tuo popolo.

In questa foto abbracci stretta al petto un’arma, simbolo di morte. Tu che sei nata per abbracciare al tuo cuore la vita, un bambino. Chi avrebbe mai pensato di vederti sfilare in mimetica, non su una passerella ma su un campo da guerra. Dove è finita la tua vanità? Ora hai fatto spazio al coraggio. Quel coraggio che contraddistingue le donne, spesso sottovalutate ed offese. Le stesse donne che scappano dall’Ucraina non per paura di perdere la propria vita, ma per difendere e proteggere la vita dei loro figli o quella dei loro genitori anziani. Le stesse donne che sono in cammino verso luoghi di pace che le renderà guerriere in terre straniere.

Guardandoti in volto, mi sembri abbastanza giovane: venticinque, ventidue, diciotto anni, sei poco più che   una bambina, ma hai il coraggio e la tenacia di un adulto. Oggi, 8 marzo 2022, è la Festa della Donna e questa festa dedico a te che sei mamma, figlia, sorella, soldato, a te che nonostante la paura, scegli ogni giorno di vivere con coraggio e difendi con amore i più deboli.
A te che per me sei un esempio, ti auguro di non arrenderti mai!

Un bacio da Maria Elena

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