Gli occhi sul passato per vivere il presente: la testimonianza della famiglia Zeligowski

“Non avevo nessun documento, né soldi né conoscenti, non avevo il diritto di vivere. Io ero selvaggia nel ghetto e pure nella zona ariana. Non avevo, insomma, nessuna possibilità di sopravvivenza. Sono sopravvissuta contro ogni logica.”

Questa è una delle citazioni del libro “FUGA DALLA PAURA” (ed. la meridiana) di Irena e Henryk Zeligowski, testimoni della Seconda Guerra Mondiale.

Noi ragazzi delle classi terze della Cotugno Carducci Giovanni XXIII, sabato 27 gennaio 2024, abbiamo incontrato Anna Zeligowski, figlia di Irena e Henryk e Giulia Facchini, sua figlia, nell’auditorium della scuola Carducci-Giovanni XXIII.

  • Shoah 2024

Anna ci ha illustrato la storia dei suoi genitori che hanno avuto la sfortuna di vivere gli anni della guerra. Ci ha raccontato che sua madre è stata nascosta  prima in un ghetto, poi nella zona ariana e infine nel bunker per tutto il periodo della seconda guerra mondiale; nel bunker lei scriveva quotidianamente un diario, perché voleva testimoniare la sua vita se non  fosse riuscita a sopravvivere. Suo padre invece si è finto un contadino polacco evitando di manifestare la sua religione e ha lavorato come schiavo nella fattoria dei Bauer. Irena e Henryk si sono conosciuti al termine della seconda guerra mondiale dopo aver ripreso lo studio in medicina. Si sono sposati e sono riusciti a costruire una famiglia con tenacia in Polonia nonostante la forte paura provata in passato. Hanno raccontato ai loro figli la loro storia sin da piccoli, prima con qualche racconto adolescenziale e poi con i momenti più tragici vissuti. Irena e sua figlia Anna sono nate in Polonia, poi si sono traferite con Henryk in Israele dove tutt’ora vive il fratello di Anna. Diventata adulta, Anna si è trasferita in  Italia per avviarsi agli studi in medicina.

A Siena ha cominciato gli studi e ha conosciuto quello che sarebbe diventato suo marito, un uomo molfettese che è stato discriminato per il suo essere meridionale. Poi si sono trasferiti a Milano dove si sono laureati.

Una volta finito di raccontare la storia della vita dei suoi genitori, noi ragazzi e professori abbiamo posto qualche domanda a Giulia e a sua madre Anna.

Questo è stato un confronto molto interessante in cui ci siamo scambiati pareri e punti di vista facendo un paragone tra passato e presente.

Annamaria Montecastello e Anna Catalano

 

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