Il giorno 2 maggio 2019 è stato il cinquecentesimo anniversario dalla morte di Leonardo da Vinci. Il presidente della Repubblica Italiana Mattarella e il presidente della Repubblica francese Macron si sono incontrati ad Amboise per celebrare il grande genio italiano. Tra le persone più importanti che hanno partecipato alla cerimonia erano presenti Renzo Piano e l’astronauta francese Thomas Pesquet. Ma chi fu Leonardo?
Leonardo da Vinci nacque a Vinci località nei pressi di Firenze, il 15 aprile 1452 e morì il 2 maggio 1519. Era un artista: una delle sue opere più famose e note è l’uomo Vitruviano, rappresentato per la sua importanza sull’euro italiano. Riuscì a creare un uomo nelle figure considerate perfette, cioè il cerchio e il quadrato. Seppe ritrarre varie donne in tutto il loro splendore, con lo sfondo nero con la prospettiva aerea e la tecnica dello sfumato, come per esempio la Gioconda, di cui ancora oggi è un mistero capire la sua espressione e la sua identita’, la Vergine delle Rocce, la Dama con l’Ermellino. Fu uno scienziato perché sezionava i cadaveri ed esaminava le viscere interne soprattutto di grembi materni. Era un architetto perché progettò varie macchine da guerra molto simili a quelle odierne come il famoso carro armato che costruì per Ludovico il Moro, signore di Milano, la bombarda, che ricorda l’attuale cannone, e la mitragliatrice. Inventò la barca a pale con motore aggiunto per viaggiare su acqua. Progettò paracaduti e ali volanti, che dovevano rappresentare le ali degli uccelli, simili agli attuali deltaplani, ed elicotteri per permettere all’uomo di volare.
Anche la Puglia lo ha ricordato con una serie di manifestazioni che hanno convolto l’Università di Bari, del Salento, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il CNR e diverse aziende. In queste occasioni è stato possibile vedere esposte le macchine di Leonardo fedelmente riprodotte dai suoi disegni. Come Leonardo guardava la natura, la perfezione umana e tutti i particolari del creato in modo diverso e geniale, così le generazioni future possono prendere come esempio quest’uomo, per guardare sempre con occhi curiosi cio’ che li circonda e cercando di umanizzare le nuove scoperte della tecnologia.
Eufemia Daraio, Mara Campanale