Utilità delle punizioni

di Salvatore Maria Ruta

È consentito ai genitori di un ragazzo dodicenne sequestrare il suo cellulare?

Oggi è l’ennesima volta che i miei mi sequestrano il cellulare. Tornato a casa, dopo una pesante giornata di scuola, mi ero permesso di fare una partitina alla play station.

Tutto tranquillo finché mio padre è venuto a chiamarmi per dirmi che era pronto il pranzo. Siccome non sono riuscito a spegnere la console e ho risposto con un tono non molto adeguato al richiamo (ma di certo non troppo disadeguato), ecco che, dopo essersi arrabbiato, mi ha sequestrato il cellulare dicendomi che non lo avrei visto più. All’improvviso, smarrito, ho fatto un elenco dei problemi a cui sarei andato incontro già nel pomeriggio e nel corso della settimana. Infatti, non ho potuto sapere notizia del mio amico Fabio che non ho trovato in classe per il progetto PON a causa di un impegno, scoperto grazie ad un’amica che mi ha prestato il suo cellulare. Ancor prima, all’entrata di scuola, poiché non ho visto arrivare nessuno, ho pensato che l’incontro fosse stato rinviato e che non lo avrei mai potuto sapere. In serata se avrò bisogno di un aiuto sulle assegnazioni dei compiti non potrò chiedere sul mio gruppo classe né tanto meno scambiare quattro chiacchiere.

Per la festa del mio compleanno sarà difficile organizzarmi senza l’uso del cellulare per fare gli inviti.

Io penso che questa forma di punizione, non sia né utile per educare i ragazzi, né giusta. Serve maggiore dialogo e comprensione da entrambe le parti.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi