Uno spettacolo mancato che col cuore in mano speriamo di realizzare

Siamo rimasti lontani oggi, per poterci riabbracciare più forte domani, ma abbiamo dovuto rinunciare allo spettacolo che tanto avremmo voluto realizzare: “Il gobbo di Notre Dame”, in onore della maestosa e storica cattedrale, colpita da un disastroso incendio, avvenuto tra il 15 e 16 aprile 2019.

Il nostro spettacolo avrebbe rappresentato la fine del viaggio, di quella che è ormai diventata, in tre anni, la nostra piccola-grande famiglia. Era già tutto pronto, mancava soltanto un pubblico che potesse guardarci, e avremmo potuto dare il meglio di noi stessi. Abbiamo imparato ad immedesimarci nei rispettivi ruoli, che siamo riusciti a fare nostri, consolidando le nostre competenze nell’ambito teatrale. Inizialmente era quasi un mondo del tutto nuovo, le scene hanno pian piano preso forma e abbiamo dato vita ai personaggi, grazie alle nostre emozioni. E questo, per merito dei nostri professori, che ci hanno sempre supportati e dato forza di andare avanti.

Mancava, però, il consenso dell’antagonista per eccellenza, non più l’arcidiacono Frollo, bensì il Covid 19, virus sviluppatosi in Cina, e diffusosi a livello mondiale, compreso nel nostro Paese. Ad un tratto tutto si è bloccato, siamo stati catapultati in una realtà quasi del tutto fantascientifica: quella di dover trascorrere tre mesi a casa, di dover guardare il mondo attraverso una finestra e “incontrare” i nostri compagni attraverso uno schermo. Non nascondiamo che, un minimo di felicità, c’è stata, quando abbiamo appreso la notizia, che saremmo dovuti restare a casa per ben 15 giorni, poi diventati tre lunghi mesi. Iniziate le video lezioni, ci siamo resi conto dell’importanza di tutte quelle cose che ormai ritenevamo scontate, e la nostalgia ha preso piede nella nostra vita.

Un ringraziamento speciale ai nostri professori che ci hanno sostenuti in questo periodo, che ci daranno l’opportunità di poter continuare a recitare e di mettere in scena il nostro spettacolo che, seguendo le norme che verranno stabilite, realizzeremo in futuro. Avremmo tanto voluto provare nuovamente le sensazioni di felicità degli anni scorsi. Siamo indubbiamente tristi, ma anche speranzosi che questo nostro “sogno” possa avverarsi, trovando il modo di poter continuare questo legame anche se ufficialmente non faremo più parte di questo mondo che è la scuola secondaria di primo grado. The show must go on!

Classe 3A (tempo prolungato)

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi