Sulle orme di giovani esempi

Spesso noi giovani abbiamo difficoltà nell’intraprendere delle scelte importanti per la nostra vita, scelte che riguardano anche il nostro posto nel mondo, la strada da seguire, le relazioni con il prossimo e poi il rapporto con la fede. Ci sembra, magari, di essere soli nel prendere determinate decisioni, di sentirci incompresi o di non voler provare per timore di non essere capaci o di venir giudicati dagli altri dimenticando che il vero giudizio fondamentale e per il quale dobbiamo dare il meglio è il giudizio di Dio.

In realtà, sono tanti gli esempi a cui possiamo ispirarci per questo tipo di ambizioni, infatti, è proprio questo il compito a cui noi ragazzi di terza media siamo stati chiamati: ricercare, informarci, conoscere le storie di tanti giovani che hanno deciso di far qualcosa di stupendo della loro vita, un progetto pianificato insieme alla propria fede e che, in molti casi, non è stato semplice da realizzare tanto da dover rinunciare alla propria vita terrena e raggiungere il cielo, da dove proteggono e sostengono chi, con umiltà, fa loro appello. Molti di essi, infatti, sono beati oppure è in corso un processo di canonizzazione per aver interceduto per più miracoli.

Il nostro lavoro (di ciascuna classe terza plesso “Cotugno”, ndr) è stato, appunto, documentarci su un personaggio in particolare e dopo, in gruppo, realizzare dei cartelloni che riassumessero la sua biografia, le sue opere, poi la eventuale beatificazione e santificazione.  In seguito ci siamo confrontati in classe esponendo, successivamente, i cartelloni nell’auditorium della scuola decorato per la visita pastorale del Vescovo, e abbiamo discusso sugli insegnamenti che si possono trarre dalle vite di ognuna di queste persone le quali hanno molto da insegnarci: sono storie di sacrifici e, a volte, di tolleranza tutte finalizzate ad un gesto d’amore verso la propria famiglia, verso gli altri e verso Dio.

Uno di questi validi personaggi è Santa Gianna Beretta Molla, già  madre di famiglia, ha scelto di sacrificarsi pur di salvare la creatura che aveva in grembo. Il suo esempio ci ha lasciato numerose riflessioni ma una tra le più belle è questa: “Noi, compreso che la gioia viene da Gesù, con Gesù nel cuore portiamo gioia. Egli sarà la forza che ci aiuta”.

Altro importante esempio che vale la pena di menzionare è Pier Giorgio Frassati il quale ci ricorda l’importanza di vivere intensamente, senza rimpianti, come ha fatto lui che, nonostante sia stato colto da una grave malattia quando era molto giovane, non si è mai pentito di aver dedicato il suo tempo alla comunità e ai bisognosi.

Infine vorrei nominare un’altra ragazza, poco più grande di noi, che ha capito davvero qual è il senso della nostra esistenza e ne ha fatto qualcosa di stupendo. Il suo nome è Chiara “Luce” Badano e anche lei, che è tornata al cielo appena ventenne, ci regala questa significativa frase: “Io non ho più nulla, ma ho ancora il cuore e con quello posso sempre amare”. Penso che non occorra aggiungere altro a tale messaggio di speranza…

In conclusione, vorrei evidenziare la necessità di conoscere queste realtà che, seppure  possano sembrare quasi inverosimili, sono più vicine a noi di quanto pensiamo e dovrebbero sempre essere un punto di riferimento per la nostra crescita interiore affinché, nel nostro piccolo, riusciamo a lasciare un segno positivo del nostro passaggio negli ambienti e tra le persone che frequentiamo.

di Caldarola Angelica – 3E “Cotugno”

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