Santa che voleva solo vivere

Santa ScoreseSabato 5 novembre 2022 i ragazzi delle classi  terze della S.S.S. di I grado “Cotugno – Carducci -Giovanni XXIII” hanno partecipato ad un incontro per ascoltare la testimonianza della sorella della vittima di un femminicidio avvenuto negli anni ’90, Santa Scorese, dell’avvocatessa M.P. Vigilante, che ha spiegato alcuni dei profili giuridici della vicenda e della Dott.ssa E. Zaccagnino, direttrice della Casa Editrice La Meridiana, che ha curato la pubblicazione del libro dedicato alla vicenda.

Santa era una studentessa e attivista cattolica, animata da una profondissima fede, vissuta anche attraverso un forte impegno nel sociale. Viveva e studiava a Bari, dove fu lungamente perseguitata ed infine uccisa da uno psicopatico, Giuseppe Di Mauro, il 16 marzo 1991, all’età di 23 anni. Lei è stata la prima vittima di stalking, riconosciuta solo molto dopo la sua morte, perché in Italia in quegli anni lo stalking non era ancora considerato reato.

Locandina Santa ScoreseStudentesse e studenti delle terze in primo luogo hanno assistito alla visione del docufilm Santa subito, di A. Piva, successivamente ne hanno discusso ed hanno letto alcune pagine del libro Santa che voleva solo vivere. Infine hanno ascoltato le parole dell’assessora Monica Filograno che ha introdotto l’incontro e ha presentato la sorella di Santa, Rosamaria Scorese, che ha parlato della fatica necessaria a metabolizzare la tragica vicenda e di quando, pochi giorni dopo l’omicidio, ha sentito il bisogno di rinchiudersi nella loro camera per sentire ancora il loro profumo e rivivere i ricordi dei momenti vissuti insieme.

Rosamaria è riuscita a recuperare i diari scritti da Santa, ma non ebbe subito il coraggio di aprirli e inizialmente, addirittura, aveva avuto intenzione di bruciarli. Fu poi don Tino, il loro parroco e direttore spirituale della giovane Santa, a consigliarle di tenerli e a volerne la pubblicazione: quelle pagine dovevano far conoscere la storia di Santa a molte più persone e contribuire a diffondere un’utile riflessione sulla gravità di quanto successo e purtroppo accade ancora oggi a tante, troppe donne. Infatti ci risulta che soltanto in Italia da gennaio 2022 sono stati registrati 82 casi di femminicidio, di cui 72 sono avvenuti in ambito familiare. I dati sono decisamente allarmanti e la violenza di genere richiede iniziative concrete volte ad arginare un così grave fenomeno, purtroppo costantemente in crescita. Rosamaria ribadisce che il femminicidio è un fenomeno che non bisogna sottovalutare, occorre ascoltare le persone che hanno avuto esperienze dirette e non di questo fenomeno, ascoltare i loro consigli. Soprattutto tutelando le potenziali vittime annunciate. La violenza è spesso commessa da parte degli uomini contro le donne.

Il nostro obiettivo quindi è quello poter raggiungere un’autentica parità tra generi, senza alcun senso di supremazia da parte dell’uomo. L’informazione, la consapevolezza, l’educazione possono rimarcare davvero la differenza. L’unica differenza che accettiamo!

Claudia Catalano, Noemi Fracchiolla, Micaela Rutigliani, classe 3A

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