Lettera all’eroe Skakun Vitaly Volodymyrovych

Di Claudia Floriano e Paolo Vasco (Redazione), 2F

Foto del soldato ucraino Skakun Vitaly Volodymyrovych. Lui è nella sua veste da soldato; probabilmente sta per tristemente abbandonare la nostra realtà.
Foto del soldato ucraino Skakun Vitaly Volodymyrovych.

Caro eroe Skakun Vitaly Volodymyrovych,

Sono una ragazza di Ruvo di Puglia, mi chiamo Claudia Floriano, ho 12 anni e frequento il secondo anno della scuola media. Sono onorata di chiamarla eroe, e penso che lei sia degno di questo appellativo. Un comune ragazzo 24enne, diventato soldato ucraino da un momento all’altro e che si è sacrificato per gli altri. Lei aveva tutta la vita dinanzi e pure ha voluto offrirsi come volontario, per l’esplosione di un ponte. In quel momento si è abbandonato nelle mani del destino, in quanto la morte l’avrebbe raggiunto in qualsiasi momento.

Nostro eroe, lei ha sacrificato la sua vita pur di far saltare in aria il ponte del Lago di Henichesk, in modo tale da frenare l’entrata della armamento Russo, perché esso era un grande punto di “incontro” per l’invasione del nemico e con questa esplosione ha garantito due grandissimi vantaggi per i suoi compagni, anzi fratelli, uno: ha donato ad essi qualche momento in più per la difesa, e due: ha dato la possibilità di qualche istante di vita in più. ciò che mi colpisce più di lei è che era consapevole del fatto che non sarebbe mai più tornato indietro, in quanto non poteva ricavare molta distanza degli esplosivi piazzati, ma non è stato questo a fermarla e a spaventarla anzi nemmeno la morte l’ha spaventata.

Lei è una vera e propria fonte di coraggio, ha dimostrato quella sicurezza che non tutti hanno. Sacrificarsi nel suo caso significava lasciare la propria vita in modo dignitoso e per il bene degli altri, facendo capire qual è la scelta giusta da compiere ogni volta che bisogna prendere delle decisioni. Non immagino il dolore e il cuore che si frantuma di ogni tuo fratello, dopo che hanno udito l’esplosione, però questo ha dato un motivo in più ad essi per lottare e per combattere finché saranno vivi. Infatti hanno dichiarato che combatteranno e non si arrenderanno fino a quando il buio più totale non li verrà a trovare, loro non molleranno mai.

Il suo atto eroico, ha suscitato in noi la riflessione e a pensare: perché è un ragazzo così giovane e non un uomo che aveva già vissuto metà della sua vita? Magari lo ha fatto perché i suoi compagni avevano dei figli e lei non voleva vivere con un rimosso. Però chissà i suoi genitori sicuramente essi avrebbero preferito che le stringesse loro al suo petto e non un’arma.

Come diceva lo scienziato Albert Einstein “la guerra non si può umanizzare, si può solo a abolire”; penso che lei abbia frenato bruscamente la forza russa con quel gesto. Una mia considerazione è: che cosa serve i russi affinché capiscano che questa guerra, e non invasione, sta causando morte e disperazione? Cosa serve ai nemici affinché sentano le grida del cuore e vedano le lacrime negli occhi dei bimbi e dei loro genitori, che soffrono e lasciano tutto pur di sfuggire alla guerra? Scommetto che le sappia che chi non conosce la guerra ha bisogno di ripeterla.

Spero che le mie parole abbiano fatto effetto e non la dimenticheremo mai.

Ciao grande eroe!

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi