Lettera a Putin: lei non ascolta i suoi connazionali

Adam Abdelsamad Ibrahim Mohamed, 2C

Signor Putin, lei è il presidente russo, lei rappresenta la Russia e tutti coloro che ci vivono.

Le volevo ricordare che il periodo medievale in cui per risolvere i conflitti si usava la violenza è molto lontano da noi e lei sta solo ritornando indietro.

Come le ricordo lei è il presidente della Russia e la dovrebbe proteggere, ma la sua voglia di conquistare l’ Ucraina l’ha accecata al punto da non notare più ciò che il suo popolo sta cercando di dirle; lei ha dichiarato guerra senza il parere altrui, per lei la guerra è stato il piano A. Adesso i suoi cittadini stanno soffrendo tanto quanto quelli ucraini e lei non li sta ascoltando. Inoltre trovo ingiusto che la gente non possa sapere la realtà dei fatti su ciò che sta succedendo e cerca di nasconderlo sotto al tappeto e prima o poi lo spazio sotto di esso finirà. Le pongo una domanda: lei sta guardando le tante città che vengono distrutte dai suoi militari ogni giorno e le persone che per ordine suo stanno morendo. Lei si fermerebbe se casa sua crollasse e la sua famiglia venisse assassinata?

 

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi