Noi giovanissimi poeti ermetici

(foto:web)

Produzioni letterarie a cura della 3D.
“Con il termine Ermetismo si intende, più che una vera e propria corrente filosofica o culturale, una sensazione, un atteggiamento e un tipo di stile poetico e autoriale assunto da alcuni poeti e scrittori nel corso del Novecento. Con il termine Ermetismo (da non confondere con l’omonima corrente filosofica del Periodo Ellenistico) si intende una forma di poesia, nata e sviluppatasi in contrapposizione con il periodo Fascista, chiusa (ermetico vuol dire chiuso, sigillato) e concentrata sull’esperienza interiore, ma allo stesso tempo anche sulla promozione della poesia “pura”, senza secondi fini necessariamente educativi. Questo movimento è nato e si è sviluppato in Italia, di conseguenza i principali poeti ermetici sono Italiani, anche se non mancano alcuni (notevoli) esponenti stranieri.” (da vivalascuola.studenti.it)

 

QUARANTENA (di Fusaro Vincenzo)
Voglio andare via
da qui,
voglio essere
libero.

Questa poesia ermetica per me indica il mio stato d’animo durante questo lungo periodo, sono costretto a rimanere in casa, vorrei essere libero ma non posso. Star dentro casa è difficile per chiunque; figuriamoci per un adolescente, come me.

 

Covid 19 (di Damiani Nicola)

L’invisibile
quasi il nulla che
azzera il progresso e la vita moderna,
con il suo viaggiar macabro e silente.

Spiegazione
Il progresso scientifico, medico e culturale sembrava garantirci una vita quasi da “immortale”. In realtà, la nostra vita, il nostro lavoro, le nostre conoscenze sono state quasi azzerate dalla minaccia di un nemico invisibile, infinitamente minuscolo, ma in grado di uccidere. È un virus misterioso di cui si conosce bene il nome: Covid-19, ma di cui non si conoscono ancora bene i modi di trasmissione, le terapie, i vaccini e la sua evoluzione. Si propaga silenzioso senza che nessuno possa fermarlo, miete vittime di ogni età ed è impressionante rendersi conto come tutto quello che noi abbiamo creato possa essere distrutto in un attimo.

 

MALEDETTO BIRBONE! (di Riccardi Pio)
Nella tempesta
Non c’è differenza tra te e me

 

IL TEMPO (di Tangari Francesco)
Percosso
Da uno stato di totale assenza
Dal mondo

SPIEGAZIONE 
Questa poesia ermetica parla della distorsione del tempo nel periodo pandemico. Le persone, a causa, della quarantena, si sono ritrovate chiuse in casa, a vivere l’isolamento sociale e la separazione dal mondo intero. 

 

CORONAVIRUS (di Rubini Nicolò)
Sono chiuso
Voglio uscire
Per incontrarti
E per stare un po’ con te
Ma non posso

In questi momenti tutti vogliono uscire fuori di casa per incontrare una persona importante

 

Momenti (di Castrigno Carolina)
Goditi
Tutti i bei momenti
Della vita
Perché da un momento all’altro
Potresti ritrovarti
A non poterlo fare più
E a soffrire
E rimpiangerli
Quindi ora che puoi
Vivi !

 

VORREI (di Serafino Rosalba)
Vorrei poter respirare
aria pulita
mentre questo mondo cade a pezzi
lasciando dietro di se
distruzione e molteplici vittime.

 

RISCOPRIRE I VALORI (di D’Ingeo Antonio)
Avevamo
tutto,
non ce ne siamo accorti.
Ora non abbiamo
niente
e la pandemia ha tutto e tutti.
Usciamo poco
e con timore
evitiamo contatti fisici.
Usciamo solo dalla finestra
cantiamo e balliamo con il quartiere.
È l’unico modo che abbiamo
per stare
in compagnia.
Passeranno questi temporali
anche se sarà difficile.
Domani sarà migliore di oggi
e cammineremo
sopra le nuvole.

Con questa poesia ho espresso i sentimenti di questo periodo burrascoso per noi tutti.In questo periodo abbiamo imparato a dare importanza alle cose che già avevamo e che non ci rendevamo di quanto importanti fossero. É proprio vero che si da valore alle cose quando le perdi.

 

Una nuova Guerra (di Daraio Eufemia)
Maschere,
guanti
e visi sconosciuti.
La rabbia e la solitudine
mi accompagnano
lungo il mio cammino.
Felicità e risate
sono scomparse
come i fiori d’inverno:
E sento il canto
triste e malinconico
delle famiglie,
balconi aperti,
porte chiuse
e una nuova sera arriva.
La Luna primeggia
nella notte tranquilla
e mentre tutti dormono
“lui” continua a camminare.

Questa poesia che ho creato in stile ermetico esprime tutte le emozioni che ho provato durante la fase più dura del lockdown. Ho messo in evidenza gli oggetti che siamo stati costretti ad usare per una nuova normalità e il modo in cui le persone si comportavano stando a casa per esorcizzare la paura. Ho voluto personificare il virus e metaforicamente collegare la notte apparentemente tranquilla nonostante la morte e il dolore.

 

 

 

 

 

 

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