Difficoltà sulle ali di una farfalla

Sulle persone autistiche si dicono un sacco di cose: che sono super intelligenti, o al contrario, che non sono capaci di capire niente e quindi sono fuori dal mondo. La prima domanda da porsi è: “Che cos’è l’autismo?” Viene definito “MALATTIA”. L’autismo non è una malattia perché la malattia può avere una diagnosi e una cura. Dall’autismo, invece, non si guarisce, quindi il termine più adatto è: “SINDROME DELLO SPETTRO AUTISTICO”.
Hanno tante difficoltà, fanno dei movimenti delle mani e dei piedi senza un motivo e ripetono le ultime parole di un discorso, ma non puoi cambiarli! Loro vanno semplicemente capiti e amati. Sono diversi da noi, ma la loro diversità non è un male, è un modo per tutti di arricchirsi e conoscerci: l’importante è cercare di comprendersi e capirsi nonostante le tante difficoltà. Non bisogna prenderli in giro o lasciarli isolati, non dobbiamo avere paura degli autistici, ma dobbiamo aiutarli con il nostro affetto perché per loro ogni giorno è una lotta senza fine. Il loro simbolo è la farfalla che indica la libertà, questa cosa ci fa capire che essi vogliono essere liberi perché l’autismo li rende prigionieri come in una bolla. Il loro colore preferito è il celeste che indica la sicurezza del presente e del futuro. Immagina quanta fatica fanno i loro genitori per farli divertire, giocare, ballare e parlare. Penso che la vita ogni giorno li metta davanti alle difficoltà di autonomia e inserimento sociale.

Erika Di Vittorio, 2B

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