Adolescenti e Covid-19, un’opportunità da cogliere

Nel tardo pomeriggio del 4 marzo 2020la vita scolastica di noi studenti italiani è stata interrotta in seguito all’emanazione di un D.P.C.M. che disponeva la sospensione delle attività didattiche in tutte le scuole di ogni ordine e gradofino al 15 marzo, al fine di salvaguardare la salute degli studenti messa a rischio dalla diffusione dell’epidemia Covid-19. Tale epidemia è stata poi classificata pandemia da parte dell’O.M.S. e da questo momento si sono succeduti provvedimenti ancora più drastici che hanno limitato la nostra libertà di movimento. Si è diffuso lo slogan”Io resto a casa” 

Noi adolescenti, in questo periodo di “isolamento”stiamo riflettendo e rivalutando i veri valori della vita che spesso ci sembravano scontati come l’importanza di un abbraccio, il piacere di una passeggiata o di una visita ai nonni. In particolare, ci manca molto la vita scolastica con i relativi doveri. 

Un po’ di tempo fain classe abbiamo discusso sull’importanza della scuola, dello scarso interesse di alcuni alunni poco predisposti ad apprendere perché meno portati per le attività teoriche bensì per quelle pratiche. Questo perché la scuola spesso è vista come un’imposizione e una privazione della libertà personale in quanto ci costringe a rimanere incollati alle sedie e ai libri per buona parte della giornata. Ora, invece, stiamo scoprendo che in questa “palestra di vita” impariamo a gestire le nostre emozioni, a coltivare relazioni con i nostri pari, a scoprire i nostri talenti e i nostri “tallone d’Achille”. 
Per quanto concerne l’aspetto culturale…no problem! Grazie all piattaforma digitale Microsoft Teams stiamo sperimentandle lezioni onlineCi stiamo perfezionando nell’utilizzo degli strumenti digitali che ci fanno sentire meno soli dandoci una parvenza di normalità in un momento difficile e non previsto nella nostra vita. L’appuntamento quotidiano tramite videoconferenza, la voce rassicurante dei nostri insegnanti, qualche battutina scherzosa di compagni e docenti, può rincuorarci e ci può far tralasciareper qualche momento, le preoccupazioni e i tristi pensieri che si coacervano in questo periodo nella nostra “mens” di adolescenti, fino  a poco tempo fa spensierati e desiderosi di vivere le tante emozioni che la vita ci riservava. 

Dobbiamo far tesoro di tutto ciò che stiamo imparando in  questo momento storico  segnato dall’emergenza sanitaria, dall’isolamento e dalla crisi economica per poter affrontare con consapevolezza il dopo senza dare nulla per scontatoné l’amicizia, né la scuola, né l’amore. NULLA. Perché niente è dovuto nella vita. 

Lo scrittore George Bernanos scrive: “Le piccole cose hanno l’aria di nulla, ma ci offrono la pace”Non importa quanto un seme sia piccolo perché da lì possono nascere numerosi fiori e numerosi frutti 

Infatti,  non necessariamente qualcosa deve essere grande per portare pace e serenità ma può farlo anche la cosa più piccola, nella vita di ciascuno, nella società, nel mondo, come ad esempio la solidarietà che in questo momento c’è ed è contagiosa. Pensiamo all’aiuto che l’Italia sta ricevendo dalla Cina, da Cuba dalla Russia, dall’Albania… in questo triste momentopiù che mai, stiamo sperimentando che senza la mano tesa dell’altro non potremo farcela. Questa è la più importante lezione che sto imparando, come l’ha definita il pedagogista bitontino G.Modugno  “la scienza della vita”. “La scienza della vita” mi sta insegnando quanto siano preziosi i racconti di mio nonno novantacinquenne, a cui ora attribuisco tanto valore. Racconti di privazione, di sofferenza durante il lungo e incerto periodo della seconda guerra mondiale e della dittatura fascista. Racconti ma soprattutto lezioni che  “un figlio del benessere” non poteva comprendere pienamente prima di questo momento. Il covid-19 ci ha costretti a fermarci, ma questo può rivelarsi un’opportunità per coltivare abitudini e interessi che avevamo finora trascurato.  

Sto scoprendo nuovi hobby come la lettura, la cucina, il bricolage e sto apprezzando le cose che la mia casa mi  offre giochi, libri , cd, radio. Immagino un futuro prossimo in cui ognuno di noi sarà libero di uscire, di incontrare gli amici, andare a far visita ai nonnipregusto il calore degli abbracci con i miei cari. Come diceva Eraclito di Efeso: “Senza la speranza è impossibile trovare l’insperato. 

 Questa pandemia sta facendo emergere il valore della famiglia e la forza che scaturisce dalla sua unione. Inoltre, le numerose manifestazioni che si stanno svolgendo sui balconi, le gare di solidarietà, le rassicurazioni dei nostri governanti riescono a farci sentire un’unica famiglia che si sta aiutando in questo momento difficile. Solo essendo uniti e tenendoci per mano, rispettando le regole ed essendo leali riusciremo a sconfiggere questo virus. 

Da questi gesti deve ripartire tutto, perché siamo tutti uguali e le distanze non esistono. Dobbiamo solo augurarci che i sentimenti di vicinanza e collaborazione che si stanno instaurando durino in eterno e ci insegnino a fare sempre del bene in quanto il bene ritornerà indietro sempre con gli interessi. E’ questo il significato dei numerosi striscioni che si osservano sui balconi delle case abitate dai bambini  con il disegno dell’arcobaleno e con la scritta “ANDRA’ TUTTO BENE” 

Pieluigi De Leo, 3F

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