A proposito di sexting… triste, ma reale

Il sexting consiste nello scambio di foto esplicitamente sessuali ed è purtroppo molto diffuso, specialmente tra i ragazzi della nostra età, infatti circa sei ragazzi su dieci ne sono stati partecipi. La dottoressa Carmen Maroccia, psicologa da noi intervistata, ci afferma, in un incontro tenuto a scuola: “Non c’è una vittima o un colpevole perché la persona che stimola è un individuo disturbato e in quel momento la parte emotiva non è in accordo con la parte fisica perché non si guarda negli occhi e non si è in contatto con la persona con cui si sta comunicando. Il cellulare infatti è un ottimo strumento che molto spesso non è ben utilizzato e non permette alla comunicazione tra genitori e figli o tra amici di svilupparsi. Per prevenire ciò bisogna: avere il totale controllo sull’uso dei social, stabilire un rapporto fedele tra genitori e figli in modo tale che si possano scambiare i pareri e soprattutto essere prudenti e maturi con le persone che ci circondano. ”Una buona notizia proviene dalla Camera, dato che il 2 aprile scorso è stata approvata con 461 voti la legge sul “revenge porn” cioè la pratica di diffondere video e immagini private.

Servizio a cura di Chiara Gadaleta e Francesca Gesmundo
redazione L’eco della scuola

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