di Giacomo Mazzone, 2F
Tu che sei nato in un cupo e tetro rifugio antiaereo, luogo insolito per venire al mondo, tu sei la speranza!
La speranza per la tua famiglia, per la tua nazione e per il mondo intero.
Sei ancora ignaro di tutto quello che sta accadendo intorno a te, non sai che lascerai la tua terra, e che reciderai le tue radici che probabilmente non conoscerai mai.
Ti auguro che al tuo fianco ci sia sempre la tua mamma a proteggerti e che tu non possa sentirti mai straniero nelle terre in cui approderai. Spero con tutto il cuore che tu riesca a trovare un luogo sicuro per vivere una vita dignitosa senza il tuonare dei mortai, l’esplosione delle bombe, il suono della sirena che avverte i cittadini di mettersi a riparo.
Vorrei farti sentire cullato dall’affetto che noi da lontano, senza conoscerti, proviamo per te perché, se c’è chi odia e uccide senza conoscere, senza conoscere è anche possibile amare.
Che l’amore e la vita vincano sempre su odio e distruzione!
Giacomo Mazzone, un ragazzo di 13 anni